Football isn't just a game!

Today I cry, I mourn a man who is gone, he's not a relative or a close friend of mine, he's a football player “un calciatore”.

In a moment I go back to the 90s, I'm back in my twenties, I'm back home in Liguria in those years when Genoa was one thing: Sampdoria and its wonderful players, but above all him, Gianluca Vialli. A gentleman, an exceptional athlete, with a beauty capable of making anyone fall in love, capable of making an entire city fall in love with him.

I met him on two professional occasions, one at Expo in 2015, he visited the UK pavilion where I worked, with his beautiful family and in an instant I'm back to be a fan of him, I look at him with admiration and shyly ask him for a photo.

Then, UEFA, EURO 2020, Stadio Olimpico, Rome, the Italian national team, who will then win the tournament. I remember when we first met, we were by the changing rooms area of the Stadium he had just arrived with the whole Italian delegation, finally the meeting, they introduce him to me, he kissed my hand, a gesture from other times in an unromantic place, a simple gesture but unique and beautiful to me, that makes me smile, that makes me feel special and, in an instant, takes me back in time, to the years of the "Bella Stagione" of Sampdoria of Vialli and Mancini, of my Juventus.

I become a child again and I see my father who took me to see my brother play football on Sundays, I didn't like it, I wanted to watch cartoons, and then the goals on TV, when there was still only one television in the house and the youngest one, couldn't decide what to watch, and I didn't like it, I wanted to watch cartoons, but then I grew up and it's the 90s. I see my house full of people, my brothers and their friends all there watching the game and now I like it. I sit among them, I cheer, I jump off the sofa, I scream, I celebrate, now I like it, I enjoy it, I am passionate about it and it slowly fills my life with emotions and memories, just like you said.

And while you kindly greet me, I remember why I love football, why it has become a dream to work for football and it is because of human champions like you, capable of making even those who don't know you fall in love.?

Today I cry because through your life I live mine again, where all those I loved were there to cheer for you. You are not a relative of mine, or a close friend but I love you and I will miss you even if I don't know you.

Eleonora

A fan!

Oggi piango, piango un uomo che se ne è andato, non è un mio parente o un amico stretto, è un calciatore!

In un attimo torno indietro agli anni 90, torno ventenne, torno a casa in Liguria in quegli anni in cui Genova era una sola cosa: la Sampdoria, i suoi calciatori meravigliosi, ma soprattutto lui, Gianluca Vialli. Un uomo di classe, un atleta eccezionale, di una bellezza capace di far innamorare chiunque, capace di far innamorare un’intera città.?

In due occasioni professionali l’ho incontrato, una ad Expo nel 2015, in visita al padiglione inglese dove lavoravo, con la sua bellissima famiglia e in un attimo torno tifosa, lo guardo con ammirazione e con fare timido gli chiedo una foto.?

Poi nel 2021, UEFA, Europeo di calcio, Stadio Olimpico, Roma, la nazionale italiana che poi vincerà il torneo. Ricordo quando lo incontrai, eravamo nell’area spogliatoi dello Stadio era appena arrivato con tutta la delegazione italiana, finalmente l’incontro, me lo presentano, mi fece il baciamano, un gesto d’altri tempi in un luogo poco romantico, un gesto semplice ma unico e bellissimo che mi fa sentire speciale e che mi fa sorridere e che in un attimo mi fa tornare indietro nel tempo, agli anni della “Bella Stagione” della Sampdoria di Vialli e Mancini, della mia Juventus.?

Torno bambina e rivedo mio padre che la domenica mi portava a vedere mio fratello giocare a pallone, non mi piaceva, volevo guardare i cartoni alla tv, e poi i goal alla domenica sportiva, quando ancora c’era una sola televisione in casa e la più piccola, non decideva cosa guardare, e non mi piaceva, io volevo guardare i cartoni, ma poi cresco e sono gli anni 90 rivedo la mia casa piena di gente, i miei fratelli e i loro amici tutti li a guardare la partita e ora mi piace, mi siedo tra loro, faccio il tifo, salto dal divano, urlo, ora il calcio mi piace mi diverte mi appassiona e lentamente riempie la mia vita di emozioni e ricordi, proprio come hai detto te.

E mentre tu con il tuo fare gentile e galante mi saluti con il baciamano, io mi ricordo perché’ amo il calcio perché è diventato un sogno lavorarci, è grazie a campioni come te capaci di far emozionare e innamorare anche chi non ti conosce.?

Oggi piango perché’ attraverso la tua vita ripercorro la mia, dove tutti coloro che amavo erano li a tifare per te. Non sei un mio parente, o un mio amico stretto, ma ti voglio bene e mi mancherai anche se non ti conosco.

Eleonora?

Una tifosa!

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