We Keep On Printing

We Keep On Printing

(Italian version follows)

On March 9th 2020, 17 days after the discovery of the first case of Covid-19 in Italy in Codogno (Lombardy) and Vo' Euganeo (Veneto), a Special Decree was issued by the Prime Minister Giuseppe Conte. This Decree forced almost all of the (approximately) 60 million of Italians to remain closed at home, in order to contain the spread of the Virus.

Few people continued to physically go to work. In addition to the essential categories, such as health workers (the real heroes of all this story), transportation workers and food workers, there were few "silent workers", belonging to different types of sectors, who continued to operate despite the emergency. And the press is among those. And we are among those.

The Coronavirus took the whole world by surprise, and we founded ourselves fighting a sneaky and invisible enemy, which stopped all the planet. In our own small way, even if we had the opportunity to close, we decided to continue working.

As a matter of fact, despite the art world practically stopped, we never stopped printing for all those companies that operate in the sectors of primary necessity, such as healthcare or food.

All the members of the company, without exception, felt compelled to continue working, conscious of the importance of what they were doing and despite the risk that their families could run. Goodwill was initially accompanied by many obstacles. The enormous difficulty in finding PPE (Personal Protective Equipment), combined with our concern to create a safe working environment, were very difficult elements to overcome.

We obviously adapted immediately to the disposals given by the Italian Government. We provided all our employees with masks and gloves; we set up information panels in all the rooms of the company; we started measuring body temperature at the entrance of the working space. We decided to organize all the shifts and the production in order to guarantee safety distances; we sanitized all the spaces of the company; and we strongly encouraged connections via Web and Video-conferencing.

Tomorrow, 4 months after the start of the Lockdown in Italy, although the global situation is getting better, we still believe that a lot of precautions must be taken. This to avoid the risk of falling back into that situation of uncertainty and great difficulty that our country has just overcome.

Here at SIZ we believe that the international recovery will be very slow but inevitable. We are now printing the first post-Lockdown art projects and , despite the uncertainties and doubts are still strong, we, as we have done so far, do not give up and do not stop.

Now more than ever, following our payoff: "We keep on printing".

Il 09 Marzo 2020, 17 giorni dopo la scoperta dei primi casi di Covid-19 in Italia a Codogno (Lombardia) e Vo’ Euganeo (Veneto), è stato emanato il DPCM da parte del Primo Ministro Giuseppe Conte, che ha portato la quasi totalità dei (circa) 60 milioni di italiani a restare chiusi a casa, per contenere il diffondersi del Virus.

Sono state poche le persone che hanno continuato a recarsi fisicamente a lavoro. Oltre alle categorie essenziali, come il personale sanitario (i veri eroi di questa vicenda), i trasporti e gli alimentari, non sono stati pochi i “lavoratori silenziosi”, appartenenti a diversi tipi di settori, che hanno continuato ad operare nonostante l’emergenza; e la stampa è tra quelli. E noi siamo tra quelli.

Il coronavirus ha colto tutto il mondo di sorpresa, e noi ci siamo ritrovati a combattere un nemico subdolo e invisibile, che ha fermato la quasi totalità del pianeta.

Nel nostro piccolo, anche se abbiamo avuto la possibilità di chiudere, abbiamo deciso di continuare a lavorare. Infatti, nonostante il settore dell’Arte fosse praticamente fermo, non abbiamo mai smesso di stampare per tutte quelle aziende che operano nei settori di prima necessità, come sanitario o alimentare.

Tutti i membri dell’azienda, nessuno escluso, si sono sentiti in dovere di continuare a venire al lavoro, consci dell’importanza di quello che facevano e nonostante il rischio che avrebbero potuto correre le loro famiglie. La buona volontà, all’inizio, è stata accompagnata da non pochi ostacoli. L’enorme difficoltà nel reperire i DPI, unita alla nostra preoccupazione di creare un ambiente di lavoro sicuro, sono stati degli elementi molto ostici da superare.

Ci siamo ovviamente adeguati subito alle disposizioni date dal governo. Abbiamo fornito a tutti i nostri dipendenti mascherine e guanti; abbiamo allestito pannelli informativi in tutti i locali dell’azienda; e abbiamo iniziato a misurare la temperatura corporea all’ingresso. Abbiamo deciso di organizzare i turni e la produzione in modo da garantire le distanze di sicurezza; ci siamo mossi per sanificare tutti i locali; e abbiamo fortemente incentivato i collegamenti tramite Web e Video-conferenza. 

Domani, a 4 mesi dall’inizio del Lockdown, nonostante la situazione globale stia migliorando, crediamo ancora che sia necessario porre tantissima attenzione, per evitare di ricadere in quella situazione di incertezza e grande difficoltà che il nostro Paese ha appena superato.

Qui in SIZ crediamo che la ripartenza a livello internazionale sarà lenta ma inevitabile. Stiamo lavorando e stampando i primi progetti post- Lockdown ma, nonostante le incognite e i dubbi siano ancora forti, noi, come abbiamo fatto fino ad adesso, non molliamo e non ci fermiamo.

Ora più che mai, seguendo il nostro payoff: “We keep on printing”

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