Protec Faces - La capacità di reinventarsi ogni giorno: intervista a Giovanni Ragnoli

Protec Faces - La capacità di reinventarsi ogni giorno: intervista a Giovanni Ragnoli

In un contesto tecnologico come il nostro, è importante ricordare che sono le persone, con la loro dedizione e passione, a guidare ogni progresso e innovazione aziendale.

Protec Surface Technologies non si accontenta di eccellere nella produzione, ma ambisce a creare un ambiente di lavoro unico, dove ogni individuo si senta parte di un gruppo vincente e sia valorizzato per il proprio contributo.

Con questo obiettivo nasce Protec Faces, una rubrica dedicata alle storie dei nostri collaboratori. Attraverso le loro esperienze e il loro entusiasmo, vogliamo dare voce all’anima pulsante della nostra azienda e sottolineare il ruolo fondamentale che ogni persona ricopre nel raggiungimento del successo comune.

Perché Protec Faces?

  • Perché ogni persona è preziosa: in Protec Surface Technologies crediamo che le capacità e la dedizione di ogni individuo siano elementi essenziali per la crescita e l’innovazione.
  • Perché la condivisione ispira: conoscere le storie dei nostri colleghi ci permette di fare squadra, di condividere hobby e di imparare gli uni dagli altri.
  • Perché il successo è un gioco di squadra: dietro ogni prodotto eccellente c’è un team di persone eccezionali che lavorano insieme con grande passione e competenza.

Insomma, Protec Faces non è solo una rubrica, è un modo per celebrare il talento che rende Protec Surface Technologies un’azienda unica.

Il protagonista di questa Protec Faces: Giovanni Ragnoli

Come abbiamo fatto con Francesca Marchetti (l'intervista la trovi sul nostro sito: www.protectim.com), incontriamo il nostro protagonista di oggi nella cosiddetta “sala caminetto”. Un luogo tranquillo che mette subito a proprio agio e dove, di conseguenza, le parole riescono a scorrere liberamente.?

La porta si apre e Giovanni fa il suo ingresso: una figura alta che riempie la stanza con la sua presenza. Dopo averci accolto con un sorriso, si siede di fronte a noi. Senza troppi indugi, iniziamo a chiacchierare. ??

Giovanni è nato nel 1980, sotto il segno della Bilancia. Per chi crede nell’astrologia questo dettaglio basterebbe a dipingere un ritratto di una persona buona, equilibrata e diplomatica. Leggendo qualche informazione qui e lì, scopriamo che i Bilancia, generalmente, si distinguono per una mente brillante che li spinge a esplorare i campi più disparati del sapere.

Nonostante una punta di scetticismo e reticenza, dobbiamo ammettere però che l’oroscopo non sbaglia nel descrivere il collega. Basta uno scambio di battute per percepire che dietro la sua imponente figura si cela un’anima gentile, traboccante di entusiasmo e sete di conoscenza.

Da assemblatore a progettista di macchine all’avanguardia: la storia di Giovanni è un viaggio straordinario nel cuore della nostra azienda, un esempio lampante di come la dedizione e la continua voglia di imparare siano fondamentali per una carriera di successo.

Pronto/a a percorrere insieme a noi le tappe più importanti di questo percorso?

Buona lettura!

Prima di Protec Surface Technologies

Giugno, 1999. Alla radio passano hit come Mambo n.5 di Lou Bega o 50 Special dei Lunapop. Fa abbastanza caldo, ma i più piccoli, tra un ghiacciolo e l’altro, non si fanno troppi problemi e si godono la fine della scuola nella piazzetta del Paese. I più fortunati sono già partiti per le vacanze, chi al mare, chi in montagna.

C’è chi però ancora non ha concluso il capitolo scuola. Migliaia di studenti, infatti, si apprestano a sostenere una delle prove più importanti della loro vita: l’esame di maturità. è l’anno del “nuovo” esame di Stato, un format rivoluzionario che introduce il credito scolastico, la votazione in centesimi, la tesina e la tanto temuta terza prova.

Luglio 2024. Giovanni inizia il suo racconto con un sorriso nostalgico, ricordando il suo diploma in elettronica e telecomunicazioni conseguito appunto nel 1999. Dopo la maturità, il suo percorso si orienta verso il mondo tecnico, grazie a un lavoro in un’azienda di macchine per la saldatura, dove si occupa della programmazione delle logiche e dei test sulle schede elettroniche.

Dopo quest’esperienza lavorativa, inizia un capitolo molto importante per la formazione del carattere del collega: il volontariato nell’esercito, precisamente nell’artiglieria, una delle componenti più antiche e prestigiose delle forze armate. In questo contesto, Giovanni si trova a operare tra i campi di tiro della Sardegna e del Lazio, un’avventura che non solo gli permette di acquisire nuove competenze tecniche, ma anche di rafforzare il suo carattere e la sua disciplina.

La curiosità e la voglia di fare che hanno sempre accompagnato Giovanni emergono con forza anche durante il servizio militare. La sua attitudine proattiva e la capacità di risolvere problemi gli valgono ben presto il soprannome di “McGyver aggiustatutto”, in omaggio al famoso personaggio della serie TV conosciuto per la sua inventiva e abilità nel risolvere qualsiasi situazione con ingegno e risorse limitate.

“Avevamo a che fare con un vecchio camion e, per qualche ragione di fortuna, sono riuscito a far ripartire la batteria. Mi accorsi che c’erano dei cavi staccati e, con un po’ di ingegno, riuscii a ricollegarli. Da quel momento, i miei compagni iniziarono a chiamarmi McGyver, e il soprannome mi è rimasto attaccato.”


22 anni in Protec ST

è giugno del 2002, Giovanni, allora ventiduenne, scopre un’opportunità di lavoro come manutentore nel suo paese natale, Bedizzole (BS). Senza esitazione, invia la sua candidatura e nello stesso anno entra a far parte del team di Protec Surface Technologies.

Inizia con compiti di base, come la manutenzione e il montaggio di macchine, ma ben presto si ritrova coinvolto in progetti sempre più complessi e stimolanti. Protec ST, ci dice, è un luogo di crescita dove, se si giocano bene le proprie carte, i risultati arrivano.

Il collega negli anni si dimostra poliedrico, e non solo capace di gestire ogni aspetto dei progetti aziendali, ma anche in grado di collaborare con squadre eterogenee.

Grazie alla sua formazione e alla sua curiosità instancabile, introduce significativi miglioramenti nei processi produttivi, utilizzando strumenti avanzati. Il collega ci parla con particolare orgoglio dello sviluppo della PF 1100, una macchina completamente progettata da zero, che si è rivelata un successo sia in termini di efficienza che di affidabilità.

Oggi è responsabile dell’Ufficio Tecnico. Dopo 22 anni nella stessa azienda, dalla nostra conversazione emerge chiaramente che l’amore per il suo lavoro e per la ditta, che è diventata il palcoscenico del suo successo professionale, non ha fatto altro che crescere.

Giovanni: tra passioni extra lavorative e filosofie di vita

Per Giovanni, il segreto del successo professionale e personale risiede nella continua crescita e nell’acquisizione di nuove competenze. Attualmente, dopo il lavoro, quando non è impegnato a giocare a giochi di società con la sua compagna, o a costruire modellini con i Lego, si dedica all’apprendimento del tedesco, guidato dalla curiosità e dal desiderio di superare sé stesso. “Non sono molto portato per le lingue,” ammette, “ma il tedesco è una lingua che, anche se complessa, trovo particolarmente affascinante e di conseguenza stimolante.”

Un’altra passione del collega è il Fai Da Te. “Mi arrangio con tutto” dice con orgoglio. “Certo, bisogna sapere cosa si sta facendo e come utilizzare gli strumenti a disposizione. C’è una marca di attrezzi che mi piace tantissimo e il loro motto “repair is noble” mi rispecchia completamente. Riparare è un’arte nobile.”

Giovanni ci parla anche della bellezza della semplicità. Uno dei suoi miti è Steve Wozniak, un ingegnere che è stato in grado di rendere le cose complesse straordinariamente semplici e accessibili. Se Steve Jobs era la faccia pubblica e carismatica della Apple, Wozniak era il genio silenzioso dietro le quinte che rendeva possibile l’impossibile, trasformando le visioni audaci di Jobs in realtà funzionanti e tangibili. Il suo approccio ricorda quello di Constantin Tsiolkovsky, l’ingegnere aerospaziale russo che ha gettato le basi per i moderni razzi spaziali. Tsiolkovsky ha compreso l’importanza di eliminare l’inutile e di concentrarsi sull’essenziale, una filosofia che Giovanni riprende sia nella vita personale che professionale.

In un mondo dove la tecnologia e la vita stessa possono diventare incredibilmente complicate, la capacità di semplificare senza sacrificare la qualità è un dono raro e prezioso.

Essere felici, per Giovanni significa avere il controllo sulla tecnologia e non farsi controllare, e vivere in sintonia con le persone care, condividendo passioni e creatività. è questa sintonia, questa capacità di trovare la semplicità nell’apparente complessità, che rende la vita e il lavoro non solo sopportabili, ma straordinariamente gratificanti.

Quindi, la prossima volta che ti troverai a a dover affrontare un problema complesso, ricorda l’approccio del collega: semplifica, togli il superfluo, e concentrati su ciò che conta veramente. Solo così puoi raggiungere risultati straordinari e vivere una vita piena e soddisfacente.

Grazie Giovanni per aver condiviso con noi la tua storia!

Chi sarà il prossimo o la prossima protagonista della nostra rubrica “Protec Faces”?

Stay tuned per scoprirlo, e ricorda che dietro ogni grande azienda c’è sempre una grande persona!

Mirko Mabellini

AARF Sales Manager

7 个月

Grande Giovanni!!!!

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