L'Innovazione tecnologica nelle gare pubbliche: integrazione dell'Intelligenza Artificiale e della blockchain nel decreto legislativo n. 36/2023
di Marco Filippini - EuroWorks - Consorzio con attività esterna - CEO
Abstract
L'impiego congiunto dell'intelligenza artificiale (IA) e della tecnologia blockchain nelle procedure di evidenza pubblica rappresenta una delle innovazioni più significative nel panorama delle gare d'appalto, riservando potenzialità straordinarie per rivoluzionare efficienza, trasparenza e legalità. L’introduzione di queste tecnologie emergenti, infatti, non si limita solo a rispondere a problematiche strutturali del settore, ma offre una trasformazione radicale nelle pratiche di gestione e controllo. Questo studio esplora in profondità l’applicazione dell’IA e della blockchain in relazione al Decreto Legislativo n. 36/2023, cercando di analizzare con precisione le implicazioni sulle norme relative all’avvalimento e sulle modalità di gestione delle procedure di gara. La ricerca approfondisce, inoltre, i benefici derivanti dall’integrazione di queste tecnologie, le sfide normative che potrebbero emergere, le prospettive future, nonché l'importanza di una corretta formazione degli operatori, che sarà fondamentale per supportare il processo di trasformazione del sistema di appalti pubblici. Si suggerisce, in tal senso, la necessità di una riforma organica del sistema degli appalti, in grado di adattarsi ai cambiamenti tecnologici e alle sfide del contesto globale.
Introduzione
Il sistema degli appalti pubblici, a livello nazionale ed europeo, è da tempo al centro di un processo continuo di riforme, finalizzate a garantire non solo la trasparenza e l’efficienza delle procedure, ma anche la legalità nell'assegnazione degli appalti. Ogni nuova iniziativa legislativa si inserisce nel quadro di un costante miglioramento che risponde alle richieste della comunità economica e civile, che domanda una gestione più aperta e meritocratica delle risorse pubbliche. Con l’introduzione del Decreto Legislativo n. 36/2023, il legislatore italiano ha cercato di rispondere alle esigenze di modernizzazione del settore degli appalti pubblici, cercando di uniformarsi alle normative europee e contemporaneamente affrontando le peculiarità del sistema nazionale. Tuttavia, nonostante questi sforzi, il sistema normativo resta ancora incompleto, con notevoli lacune, soprattutto riguardo alla gestione delle procedure di gara e all’applicazione delle regole sull’avvalimento.
In questo contesto, l’adozione di tecnologie avanzate come l’intelligenza artificiale e la blockchain offre soluzioni innovative, con il potenziale di affrontare le criticità esistenti e rafforzare la struttura dell’intero sistema degli appalti pubblici. Ma, come accade per ogni nuova tecnologia, si pone il problema dell'effettiva applicabilità e delle implicazioni che potrebbero derivare dalla sua implementazione in un sistema già complesso, che ha bisogno di un equilibrio fra innovazione e garanzia di legalità.
L’obiettivo di questo lavoro è, pertanto, quello di esaminare approfonditamente come l'intelligenza artificiale e la blockchain possano essere integrate nelle procedure di gara e nelle regole dell’avvalimento, valutando i vantaggi, le sfide normative e le difficoltà operative che queste tecnologie potrebbero comportare. Si intende, in particolare, fornire una valutazione dettagliata dei benefici che queste tecnologie possono portare rispetto all'attuale stato dell'arte, cercando al contempo di identificare le lacune regolamentari che potrebbero essere colmate. D'altra parte, questa analisi dovrà anche tenere conto dei rischi e delle problematiche legate all’introduzione di questi strumenti, soprattutto considerando che, pur essendo promettenti, possono generare incertezze sia giuridiche che operative.
Applicazioni dell’IA nelle procedure a evidenza pubblica
L’impiego dell’intelligenza artificiale nelle procedure di gara potrebbe rappresentare una vera e propria rivoluzione, migliorando significativamente i processi decisionali e aumentando la trasparenza nelle operazioni di valutazione delle offerte. Uno degli ambiti più promettenti di applicazione riguarda l'analisi delle offerte presentate, in particolare attraverso l’impiego di tecniche avanzate di natural language processing (NLP), che consentono di trattare, comprendere e analizzare grandi volumi di documenti. Utilizzando queste tecniche, l'IA può identificare clausole contrattuali, valutare la conformità delle offerte ai requisiti specifici della gara, e, soprattutto, individuare possibili incongruenze tra quanto dichiarato nelle offerte e quanto effettivamente previsto dalla normativa.
Nel contesto dell’algoritmo NLP, un esempio classico potrebbe essere il modello di analisi BERT (Bidirectional Encoder Representations from Transformers), che si basa sull'architettura Transformer.
La formula matematica che rappresenta il processo di calcolo della probabilità di un token all’interno di una sequenza di testo, dato un contesto bidirezionale, è:
dove? w_t è il token da predire, h_t? è la rappresentazione contestuale del token al tempo t, W e b sono i parametri del modello. E poiché, in genere, la funzione softmax può essere riscritta nel seguente modo:
allora si ha:
Questa architettura permette di ottenere rappresentazioni contestuali più accurate rispetto ai tradizionali modelli di linguaggio, migliorando la capacità di comprendere il significato delle parole in base al loro contesto. Tuttavia, nonostante questi avanzamenti, i sistemi NLP sono ancora lontani dal garantire una comprensione perfetta e completamente automatica del linguaggio giuridico, che è notoriamente complesso e ricco di sfumature. Un sistema IA che utilizzi tali tecniche potrebbe essere, infatti, parzialmente impreciso o incapace di riconoscere determinate problematiche linguistiche. Questa affermazione potrebbe essere revocata in dubbio, considerando che la giurisprudenza e la legislazione italiana, caratterizzate da un linguaggio preciso e formale, potrebbero ostacolare l'adozione di un sistema automatizzato.
Tuttavia, le potenzialità della combinazione IA e blockchain potrebbero migliorare considerevolmente la precisione di questi strumenti, in particolare grazie alla tracciabilità che la blockchain apporterebbe, rendendo ogni fase del processo completamente visibile e verificabile, ed evitando così il rischio di errore umano.
La blockchain nelle procedure di gara
La blockchain si configura come un sistema fondamentale per garantire la tracciabilità e l'immutabilità dei dati analizzati. Registrando ogni passaggio del processo decisionale, infatti, essa permette di superare alcune delle problematiche derivanti dalla discrezionalità umana e da potenziali errori, creando una base di dati accessibile e verificabile da tutte le parti coinvolte. Nella pratica, ciò consentirebbe di ridurre enormemente i rischi di corruzione o manipolazione, aumentando la fiducia nell'integrità delle procedure. Tuttavia, la gestione della blockchain nelle gare pubbliche potrebbe richiedere competenze tecniche avanzate, che potrebbero non essere facilmente reperibili nelle stazioni appaltanti italiane, creando una disparità tra enti che hanno accesso a queste tecnologie e quelli che non sono ancora pronti per adottarle.
Un altro ambito in cui la blockchain dimostra la sua potenza è nella creazione di smart contracts, che possono automatizzare una serie di azioni in base a condizioni predefinite. I contratti intelligenti si basano su una struttura logica ben definita, che si può descrivere matematicamente come segue:
dove Φ(x)? è la "funzione smart contract" e f(x) è la funzione che rappresenta l'azione da intraprendere se la condizione è soddisfatta (cioè se x appartiene all'insieme A).
Questo tipo di struttura, integrata nella blockchain, garantisce l’automazione delle operazioni in modo completamente trasparente e sicuro.
La valutazione delle offerte: fuzzy logic e algoritmi decisionali
La valutazione delle offerte è un altro elemento critico nelle gare pubbliche, che coinvolge non solo la conformità formale ma anche la qualità dei progetti presentati. Per affrontare questa complessità, i sistemi di supporto alle decisioni (DSS), che utilizzano algoritmi basati su tecniche di fuzzy logic e intelligenza esperta, potrebbero automatizzare l'assegnazione dei punteggi, riducendo il rischio di discrezionalità e aumentando la trasparenza. La fuzzy logic, in particolare, offre un metodo per gestire l'incertezza nelle decisioni, permettendo di rappresentare e calcolare gradi di appartenenza a un insieme fuzzy.
Un esempio di formula di fuzzy logic potrebbe essere la seguente, che descrive in forma di equazione logistica la funzione di appartenenza di un parametro:
dove μ(x) rappresenta il grado di appartenenza di una variabile x a un determinato insieme fuzzy, k è una costante che controlla la pendenza della curva, e c è il valore di centro del fuzzy set.
Norme sull’avvalimento e implicazioni tecnologiche
L'avvalimento è uno strumento giuridico disciplinato dal Codice dei Contratti Pubblici che consente a un operatore economico partecipante a una gara d’appalto di soddisfare i requisiti di partecipazione (sia economici, finanziari che tecnici o professionali) mediante il ricorso alle capacità di un altro soggetto, che assume il ruolo di ausiliario. Il processo di avvalimento, disciplinato dall'Art. 104 del d.lgs. n. 36/2023, rappresenta una delle questioni più delicate nelle procedure di gara, poiché consente agli operatori economici di soddisfare i requisiti di capacità economica e finanziaria attraverso il ricorso a soggetti terzi. Tuttavia, la gestione dell’avvalimento presenta problematiche complesse in relazione alla verifica delle dichiarazioni, alla responsabilità delle parti e alla validità dei contratti sottoscritti. In un sistema basato sull'intelligenza artificiale (IA) e sulla blockchain, l'avvalimento potrebbe essere automatizzato in modo da ridurre il rischio di frodi e di dichiarazioni false. L'articolo 104 del Decreto Legislativo n. 36/2023 regola l'istituto dell'avvalimento, delineando sia le modalità operative che i limiti entro cui esso può essere applicato. Questo strumento risulta particolarmente vantaggioso per quelle imprese che non possiedono autonomamente tutti i requisiti necessari per la partecipazione, consentendo loro di ricorrere a una sinergia con altre entità, che, in cambio di un impegno formale, mettono a disposizione risorse indispensabili per l'esecuzione dell'appalto.
Nel contesto normativo vigente, il legislatore ha previsto che l'avvalimento possa essere utilizzato per soddisfare una pluralità di requisiti, tra cui quelli economici e finanziari, come il fatturato, nonché i requisiti tecnici e professionali, inclusi mezzi, attrezzature e personale qualificato. Ciò implica la possibilità per un'impresa di integrare le proprie capacità mediante l'assunzione di risorse esterne, consentendo a chi partecipa alla gara di rispettare le prescrizioni richieste dalla stazione appaltante. L'introduzione dell’IA e della blockchain nelle procedure di avvalimento potrebbe anche migliorare la gestione delle gare da parte delle amministrazioni pubbliche. L'automazione delle fasi di verifica e approvazione delle offerte, come già accennato, potrebbe alleggerire il carico di lavoro degli operatori, garantendo al contempo una gestione più puntuale e precisa delle informazioni relative agli avvalimenti. Tuttavia, questo passaggio richiederebbe la creazione di piattaforme adeguate, in grado di integrarsi con le infrastrutture esistenti senza compromettere la sicurezza e la privacy dei dati.
L'utilizzo dell'avvalimento comporta la stipula di un contratto che formalizza l'impegno dell'impresa ausiliaria a mettere a disposizione le proprie risorse, chiarendo nel dettaglio il tipo di risorse e le modalità con cui queste saranno utilizzate durante l'esecuzione del contratto d'appalto. Un elemento centrale di tale istituto giuridico è la responsabilità solidale tra l'impresa partecipante (avvalente) e l'impresa ausiliaria (avvalsa), la quale garantisce un livello maggiore di sicurezza per la Pubblica Amministrazione, poiché entrambe le parti sono tenute a rispondere in solido rispetto all'adempimento dell'appalto.
In relazione alle qualifiche soggettive, l'avvalimento non può essere utilizzato per sopperire a requisiti inerenti la condotta professionale o l'idoneità a contrarre, in quanto tali requisiti sono strettamente personali e non trasferibili ad altri soggetti. Le norme di riferimento, contenute negli articoli 103 e 94 del Decreto Legislativo n. 36/2023, ribadiscono che l'avvalimento è ammissibile esclusivamente per requisiti economici, finanziari e tecnici, escludendo i requisiti soggettivi legati alla moralità professionale, alle condanne penali e ad altre misure interdittive che sono direttamente correlati all'affidabilità e all'integrità morale dell'operatore economico. L'implementazione della blockchain potrebbe garantire la trasparenza e la tracciabilità delle operazioni di avvalimento, con la registrazione immutabile dei contratti stipulati e dei requisiti messi a disposizione dalle imprese ausiliarie. La possibilità di verificare in tempo reale la validità e la correttezza delle dichiarazioni renderebbe più difficile la falsificazione dei dati e ridurrebbe i rischi di contenzioso.
L'articolo 63 della Direttiva 2014/24/UE, recepito nella legislazione italiana, conferma la legittimità dell'avvalimento, prevedendo che un operatore economico possa avvalersi delle capacità economiche di un altro soggetto, indipendentemente dai legami giuridici tra le parti, a condizione che l'impresa ausiliaria formalizzi l'impegno a mettere a disposizione le risorse richieste per l'esecuzione dell'appalto. La Direttiva intende favorire la concorrenza e la partecipazione delle piccole e medie imprese, offrendo loro la possibilità di avvalersi delle risorse di imprese più grandi per competere efficacemente negli appalti pubblici. La tecnologia blockchain, se integrata, potrebbe facilitare l'interoperabilità tra i vari sistemi, consentendo un accesso sicuro e immediato ai dati pertinenti al processo di avvalimento, riducendo così i margini di errore e migliorando l'efficienza complessiva.
L'avvalimento si configura dunque come un meccanismo che consente l'integrazione delle risorse tra diverse entità economiche, ottimizzando le possibilità di partecipazione alle gare d'appalto, pur mantenendo una netta distinzione tra ciò che può essere trasferito, ossia risorse materiali e capacità economiche, e ciò che è assolutamente intrasferibile, come i requisiti soggettivi e personali. L'impiego di intelligenza artificiale potrebbe essere particolarmente utile per monitorare e ottimizzare i contratti di avvalimento, identificando potenziali incongruenze tra le risorse dichiarate e quelle effettivamente messe a disposizione. Inoltre, l'AI potrebbe migliorare la gestione e la negoziazione dei contratti di avvalimento, mediante algoritmi in grado di analizzare i dati storici e i profili delle imprese coinvolte, suggerendo eventuali modifiche o miglioramenti nei processi di cooperazione tra le parti.
Questo strumento è espressione di una normativa che intende promuovere la cooperazione tra operatori economici, incrementando la partecipazione degli stessi agli appalti pubblici e, al contempo, garantendo la competenza e la capacità necessarie per l'esecuzione dei contratti pubblici. Con l'evoluzione delle tecnologie emergenti come la blockchain e l'intelligenza artificiale, l'efficacia e la trasparenza dell'avvalimento potrebbero essere significativamente potenziate, con benefici tangibili in termini di sicurezza, efficienza e riduzione dei costi operativi legati alla gestione delle gare pubbliche.
Sfide e criticità
L'introduzione dell'intelligenza artificiale e della blockchain nelle gare pubbliche e nell'avvalimento non è priva di sfide. Una delle principali difficoltà riguarda l'integrazione di queste tecnologie in un sistema normativo e operativo che è tradizionalmente poco incline ai cambiamenti rapidi. Le amministrazioni pubbliche, infatti, spesso non possiedono le risorse o la preparazione adeguata per implementare tecnologie avanzate, rischiando di creare un divario tra enti che possono adottare queste soluzioni e quelli che non hanno la capacità di farlo.
Inoltre, l'adozione di queste tecnologie solleva interrogativi riguardo alla gestione dei dati sensibili. La blockchain, sebbene garantisca la tracciabilità e l'immutabilità delle informazioni, può incontrare problemi legati alla protezione della privacy, soprattutto in contesti che richiedono il trattamento di dati sensibili. In Italia, l'adozione di tecnologie come la blockchain potrebbe anche scontrarsi con le normative sulla protezione dei dati personali (GDPR), che pongono limiti severi sull'uso e la conservazione dei dati.
La formazione e l'aggiornamento degli operatori pubblici rappresentano un altro ostacolo importante. Le competenze necessarie per utilizzare efficacemente l'IA e la blockchain sono altamente specialistiche, e la carenza di tali competenze all'interno delle stazioni appaltanti italiane potrebbe rappresentare un freno significativo all'adozione di queste soluzioni.
Prospettive future
Nonostante le criticità esposte, le prospettive future per l'integrazione dell'IA e della blockchain nelle gare pubbliche sono promettenti. Con il miglioramento continuo delle tecnologie e l'adozione di standard internazionali, è probabile che le difficoltà iniziali vengano superate. L'incremento delle competenze digitali delle amministrazioni pubbliche, unitamente a un quadro normativo più favorevole, potrebbe favorire l'adozione di queste tecnologie nei prossimi anni.