Employee Experience 2024 insights
Alessandro Antonini
EMBA Candidate | Sr. HR Manager | Psychologist | Adj. Professor
Negli ultimi anni, l’Employee Experience (EX) è passata da iniziativa tattica a leva strategica per molte organizzazioni. Secondo KennedyFitch (2024), l’82% degli intervistati è coinvolto in progetti di EX, segnando un aumento significativo rispetto al 55% del 2020. Tuttavia, solo il 33% ha integrato pienamente l’EX nella strategia aziendale, mentre il 49% si limita a progetti su scala ridotta o focalizzati su casi specifici. Nonostante il crescente interesse, implementare iniziative di EX efficaci resta una sfida.
Quali sono le barriere principali?
Quali sono le priorità?
Qual è l'approccio EX attualmente più diffuso?
Sempre più aziende trattano le iniziative di EX come veri e propri prodotti da progettare, lanciare e migliorare costantemente. Questo approccio si basa spesso su soluzioni digitali, come app o piattaforme, che devono soddisfare gli standard elevati di user experience (UX) cui ormai ci siamo abituati (#PopManagement). L’obiettivo è rispondere alle aspettative dei dipendenti, ormai abituati a interfacce digitali intuitive nella loro vita quotidiana. In questo senso, per implementare con successo progetti di EX, le competenze più richieste sono: Project Management, Data Analysis, Change Management, Service Design e Metodologie di ricerca quantitative e qualitative.
Come stanno cambiando le priorità di investimento HR?
In aumento le iniziative lato: Leadership Development, Career Development e Digital Workplace. D’altra parte, aree come Onboarding, Cultura, L&D e DEI stanno subendo un calo, nonostante il loro potenziale impatto sull’engagement.
Per approfondimento:
Marco Mastromarino, Marco Sammaria, Mariagiovanna Claps, Silvia Cervellera, Stefano Accorsi, PMP?