CHAPTER 2 - BACI PERUGINA #carlosalviculturadelprogetto

CHAPTER 2 - BACI PERUGINA #carlosalviculturadelprogetto

???? A world-famous kiss

Today we’d like to talk about a product that has become a symbol of many love stories, and who invented it, a talented and clever woman, with an eye for the so-called cultura del progetto, qualities that are rarely found in the same person. It’s the story of Luisa Spagnoli, the businesswoman from Perugia to whom we owe the invention of the Bacio Perugina, the most famous chocolate in Italy.

If she was born today, she would be featured in newspapers, invited to Sanremo Festival and would have millions of followers on Instagram. Think about it, an entrepreneur who is successful in two very different industries and both distinguished by great competitiveness: fashion and food. A success even bigger if you think that Mrs Spagnoli was born in 1877 in a humble family.

It all began in 1907 when Luisa Spagnoli founded La Perugina, together with three partners, including Francesco Buitoni, founder of the renowned pasta factory. Within few years the company was transformed from a semi-artisan manufacturing to an industrial enterprise. During World War I men were called to the front and Luisa Spagnoli took over the management of the factory were the labour was completely feminine. When during the war the sugar trade was banned, considered an unnecessary good, she decided to concentrate production on chocolate products, and, from his intuition, Luisa, dark chocolate with 51% cocoa, was born in 1919. She decided to put it on the market with competitive prices, transforming chocolate from a luxury good into an affordable one. The manufacturing process of Luisa is patented and still characterizes the dark chocolate Perugina nowadays.

Coming to her masterpiece, the Bacio Perugina is result of creativity and industrial cultura del progetto. The product, meant to become worldwide famous, was born in a zero-waste perspective; as a matter of fact, in 1922, while studying the production cycles, Luisa Spagnoli noticed that at the end of each working day the chocolate and hazelnut grains leftovers destined to be thrown away were substantial. To save these high-quality ingredients, Luisa invented a praline with a gianduia and hazelnut grains filling, and a whole hazelnut in the middle. It was originally called "Cazzotto" (fist) because of the shape that reminds the knuckle of a hand, and it will be Giovanni Buitoni to change the name in "Bacio Perugina". According to a legend, the romantic notes contained within each bacio are actually an idea of Luisa.

The creative intuition allied to the cultura del progetto is the force that makes the world a better place. This is a lesson that we at Carlo Salvi are striving to apply every day.



???? Un bacio famoso in tutto il mondo

Oggi parliamo di un prodotto diventato simbolo di storie d’amore, e di chi l’ha inventato, una donna dotata di intuizione creativa e cultura del progetto, doti che raramente si riscontrano nella stessa persona. è la storia di Luisa Spagnoli l’imprenditrice di Perugia a cui dobbiamo l’invenzione del Bacio Perugina, il cioccolatino più famoso d’Italia.

Se fosse nata oggi di lei parlerebbero giornali, la inviterebbero al Festival di Sanremo e avrebbe un seguito di milioni di follower su Instagram. Pensate, un’imprenditrice che ha successo in due settori diversissimi tra loro ed entrambi caratterizzati da grande competitività: la moda e l’alimentazione. Un successo ancor più incredibile se si pensa che la signora Spagnoli nacque nel 1877 in una famiglia di umili origini.

Tutto ha inizio nel 1907. Insieme a tre soci tra i quali anche Francesco Buitoni, fondatore dell’omonimo pastificio, Luisa Spagnoli fonda La Perugina. Nel giro di pochi anni l’azienda si trasforma da manifattura semi-artigianale a impresa industriale. Durante la Prima Guerra Mondiale gli uomini sono richiamati al fronte e Luisa Spagnoli assume la direzione di una fabbrica quasi totalmente femminile. Quando nel corso della guerra viene vietato il commercio dello zucchero, “bene superfluo”, decide di concentrare la produzione su prodotti di cioccolato e da una sua intuizione nasce nel 1919 Luisa, cioccolato fondente al 51% di cacao. Lo mette sul mercato a prezzi competitivi trasformandolo da bene di lusso in un prodotto accessibile a tutti. Il processo di lavorazione di Luisa viene brevettato e caratterizza ancora oggi il cioccolato fondente Perugina.

Ma veniamo al suo capolavoro, il Bacio Perugina, il frutto della creatività e della cultura industriale del progetto. Il prodotto destinato a diventare famoso nel mondo nasce in ottica anti-spreco. Nel 1922 studiando i cicli produttivi Luisa Spagnoli si accorge che al termine di ogni giornata di lavoro i residui di cioccolato e granella di nocciole destinati ad essere gettati sono consistenti. Per recuperare materie prime di qualità, Luisa inventa un cioccolatino con un cuore di gianduia e granella di nocciole al cui centro è posta una nocciola intera. Viene chiamato “Cazzotto” per via della forma che ricorda la nocca di una mano, sarà Giovanni Buitoni a cambiargli il nome chiamandolo Bacio Perugina. Secondo la leggenda i bigliettini romantici contenuti all’interno di ogni bacio sono invece un’idea di Luisa.

L’intuizione creativa alleata della cultura del progetto è la forza che rende il mondo un posto migliore. è una lezione che anche noi in Carlo Salvi ci impegniamo ad applicare ogni giorno.

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