"Building a Resilient Tomorrow" by WEF: Rethinking Resilience to Tackle Global Challenges
Oliviero Casale
Innovation Manager - Innovation Manager Certified UNI 11814 - Committee Member ISO TC 279/WG3 - UNI/CT 016/GL 89 Gestione dell'innovazione
In today’s world, defined by interconnected crises and increasingly complex challenges, the concept of resilience has become central to the strategies of governments and organizations. However, the document "Building a Resilient Tomorrow: Concrete Actions for Global Leaders", published by the World Economic Forum (WEF) in collaboration with McKinsey & Company, highlights that resilience, as traditionally understood, is no longer sufficient. The report calls for a rethinking and expansion of this concept to address future challenges effectively.
What Does Resilience Mean Today?
The report defines resilience as "the ability to anticipate, absorb, adapt, and recover from shocks to ensure operational continuity and long-term prosperity." This vision underscores the importance of integrating transformative and innovative elements to respond to an increasingly volatile world. Resilience should no longer be seen solely as a defensive strategy but as an opportunity to improve systems and prepare them for increasingly complex future scenarios.
Limits of Traditional Resilience
Traditional resilience has historically focused on the ability to return to an initial state after a crisis. While this approach has been useful in the past, it now appears limited. As the report states, "Organizations can no longer rely on strategies that focus solely on recovery. Addressing modern challenges requires an approach that fosters continuous evolution."
The report identifies two main limitations of traditional resilience:
Practical Actions for a New Resilience
The WEF report outlines seven key actions to strengthen global resilience, organized into three main pillars:
Concrete Examples of Resilience from the WEF
The report provides numerous case studies illustrating how innovative approaches can transform resilience from a static concept into a dynamic one:
Siemens and Self-Sustaining Microgrids
A notable example highlighted in the report is Siemens’ self-sustaining energy microgrids. These networks, designed to operate autonomously, reduce dependence on central infrastructures and increase the ability to withstand energy disruptions caused by extreme weather events or systemic failures. As the report emphasizes, "Microgrids not only enhance energy security but represent a step forward toward a more sustainable and resilient energy infrastructure."
Decentralized Supply Chains
The WEF cites the case of global companies that have transformed their supply chains to make them more flexible and resilient. One example is the adoption of decentralized models that mitigate risks of global disruptions. According to the report, "A resilient supply chain must be designed to adapt quickly, diversify sources, and leverage digital technologies for real-time monitoring."
BRIC Program: Climate-Resilient Infrastructure
In the United States, the BRIC (Building Resilient Infrastructure and Communities) program showcases how targeted public investments can enhance urban and climate resilience. This program funds infrastructure projects that combine innovative technologies with nature-based solutions to address extreme climate events such as floods and hurricanes. As the report highlights, "The BRIC program demonstrates that climate resilience is not just a necessity but an opportunity to rethink cities and create safer and more sustainable communities."
Toward New Paradigms of Resilience
A central message of the report is that traditional resilience, while a crucial starting point, is no longer sufficient. As stated, "Resilience can no longer be seen as a defensive capability. It must become a strategic pillar for building stronger, more innovative, and sustainable systems." This requires a mindset shift and greater integration between resilience, innovation, and sustainability.
Conclusion: Moving Beyond the Limits of Traditional Resilience
In conclusion, the WEF’s "Building a Resilient Tomorrow" report highlights that the concept of resilience is evolving. It is no longer enough to think of resilience as the ability to recover from a crisis and return to a previous state. A new approach is needed—one that integrates transformation, innovation, and continuous growth.
Given these considerations, one might ask whether the term "resilience" has become too narrow to fully describe what organizations must develop to face the future. As the report underscores, "Global complexities require strategies that not only respond to shocks but transform them into opportunities to evolve and thrive." Perhaps it is time to rethink the models and language we use to address the uncertainties of a transforming world.
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"Building a Resilient Tomorrow" del WEF: Ripensare la Resilienza per Affrontare le Sfide Globali
Nel panorama globale odierno, caratterizzato da crisi interconnesse e sfide sempre più complesse, il concetto di resilienza sta assumendo un ruolo centrale nelle strategie di governi e organizzazioni. Tuttavia, il documento "Building a Resilient Tomorrow: Concrete Actions for Global Leaders", pubblicato dal World Economic Forum (WEF) in collaborazione con McKinsey & Company, evidenzia che la resilienza, così come tradizionalmente intesa, non è più sufficiente. Il documento invita a ripensare e ampliare questo concetto per affrontare le sfide del futuro.
Cosa significa resilienza oggi?
Il documento definisce la resilienza come "la capacità di anticipare, assorbire, adattarsi e riprendersi dagli shock per garantire la continuità operativa e la prosperità nel lungo termine." Questa visione evidenzia l'importanza di integrare elementi di trasformazione e innovazione in risposta a un mondo sempre più instabile. La resilienza non deve più essere considerata solo una strategia di difesa, ma un'opportunità per migliorare i sistemi e prepararli a scenari futuri sempre più complessi.
Limiti della resilienza tradizionale
La resilienza tradizionale si è storicamente concentrata sulla capacità di tornare allo stato iniziale dopo una crisi. Questo approccio, sebbene utile in passato, appare oggi limitato. Come afferma il documento, "Le organizzazioni non possono più affidarsi a strategie che mirano esclusivamente al recupero. Per affrontare le sfide moderne, è necessario un approccio che favorisca l'evoluzione continua."
Il rapporto evidenzia due principali limiti della resilienza tradizionale:
Azioni pratiche per una nuova resilienza
Il documento del WEF identifica sette azioni chiave per rafforzare la resilienza globale, organizzate in tre pilastri principali:
Esempi concreti di resilienza secondo il WEF
Il documento include numerosi casi di studio che illustrano come approcci innovativi possano trasformare la resilienza da concetto statico a dinamico:
Siemens e le microreti autosostenibili
Un esempio significativo riportato nel documento è il progetto di Siemens sulle microreti energetiche autosostenibili. Queste reti, progettate per funzionare in modo autonomo, riducono la dipendenza dalle infrastrutture centrali e aumentano la capacità di resistere a interruzioni energetiche dovute a eventi climatici estremi o guasti sistemici. Come sottolinea il rapporto, "Le microreti non solo migliorano la sicurezza energetica, ma rappresentano un passo avanti verso un'infrastruttura energetica più sostenibile e resiliente."
Catene di approvvigionamento decentralizzate
Il WEF cita il caso di aziende globali che hanno trasformato le loro supply chain per renderle più flessibili e resilienti. Un esempio è dato dall’introduzione di modelli decentralizzati che mitigano i rischi di interruzioni globali. Secondo il rapporto, "Una catena di approvvigionamento resiliente deve essere progettata per adattarsi rapidamente, diversificando le fonti e sfruttando le tecnologie digitali per un monitoraggio in tempo reale."
Programma BRIC: infrastrutture climatiche resilienti
Negli Stati Uniti, il programma BRIC (Building Resilient Infrastructure and Communities) è un esempio di come investimenti pubblici mirati possano migliorare la resilienza urbana e climatica. Questo programma finanzia progetti infrastrutturali che combinano tecnologie innovative e soluzioni basate sulla natura per affrontare eventi climatici estremi come inondazioni e uragani. Come evidenziato nel documento, "Il programma BRIC dimostra che la resilienza climatica non è solo una necessità, ma un'opportunità per ripensare le città e creare comunità più sicure e sostenibili."
Verso nuovi paradigmi di resilienza
Un messaggio centrale del documento è che la resilienza tradizionale, pur rappresentando un punto di partenza cruciale, non è più sufficiente. Come affermato, "La resilienza non può più essere vista come una capacità difensiva. Deve diventare un pilastro strategico per costruire sistemi più forti, innovativi e sostenibili." Questo implica un cambio di mentalità e una maggiore integrazione tra resilienza, innovazione e sostenibilità.
Conclusione: superare i limiti della resilienza tradizionale
In conclusione, il documento "Building a Resilient Tomorrow" del WEF evidenzia che il concetto di resilienza è in evoluzione. Non basta più considerare la resilienza come la capacità di riprendersi da una crisi e tornare allo stato precedente: è necessario un approccio che integri trasformazione, innovazione e crescita continua.
Alla luce di queste considerazioni, ci si potrebbe chiedere se il termine "resilienza" sia ormai troppo stretto per descrivere ciò che le organizzazioni devono sviluppare per affrontare il futuro. Come sottolinea il rapporto, "Le complessità globali richiedono strategie che non solo rispondano agli shock, ma che li trasformino in opportunità per evolversi e prosperare." Forse, è arrivato il momento di ripensare i modelli e i linguaggi con cui affrontiamo le incertezze di un mondo in trasformazione.
source: McKinsey, "Building a Resilient Tomorrow: Concrete Actions for Global Leaders", WHITE PAPER JANUARY 2024