BRAND JAM NEWS
This week's branding stories featured on Brand Jam - Metallica Pro-Ject turntable, Fila blending with Diesel on L.R. Vicenza football jersey, and Tiffany entering eSports with League of Legends – plainly reveal the most effective ingredient in contemporary branding: cultural contamination.
What Tiffany may have in common with virtual gaming is clearly explained through its long heritage in handcrafting sport trophies: crafting the material Summoner’s Cup for League of Legends World Championship means entering the eSports business through the front door, while winning the attention of a lateral-but-rich target.
And I may be biased, seeing “collaborations” where there is no evidence, but the same cultural contamination as a branding technique may be found, reading through the lines, in the collaboration between Fila and L.R. Vicenza, the Italian Serie B football club owned by Renzo Rosso, patron of Diesel. The news is that Fila enters the football domain as a technical football jersey supplier, but Diesel being the jersey sponsor, it is pretty evident how a cobranded Fila – Diesel shirt may be seen as a fashion item, born from a “collaboration”, of which Fila is a power user, similar to Palm Angels / Inter Milan, or Thom Browne x FC Barcelona.
But what surprises me more than anything in this trio is Metallica’s rebirth due to the legendary scene within Stranger Things Series 4. Pro-Ject turntable is a brilliant example in product styling and execution, standing out in the flat music merchandising scene, but this is just one of many launches of licensed items inpired to the heavy metal band. A showcase of the pervasive power unleashed by Netflix series and its package of cultural references of the '80s.
You can follow all the innovation branding scene checking out Brand Jam.
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Le tre branding stories di Brand jam di questa settimana – la rinascita dei Metallica, Fila “collaboratore involontario” di Diesel, e Tiffany con League of Legends – hanno un comune denominatore che indica chiaramente la direttrice principale dell’innovazione di branding: la contaminazione culturale.
Cosa può unire un marchio come Tiffany a un videogioco online? Semplice: la solida esperienza nella manifattura di trofei e coppe, unita alla necessità di sbocchi sul mondo del prodotto fisico, tipica del gaming virtuale. La produzione della Summoner’s Cup del League of Legends World Championship permette quindi all’heritage di Tiffany di entrare a testa alta nel mondo ipercontemporaneo degli eSports, connettendosi con una generazione ormai indispensabile per qualsiasi lifestyle brand.
Poi, può darsi che il mio punto di vista sulle “collabs”, sia personale e sbilanciato, ma, leggendo tra le righe della notizia di Fila fornitore ufficiale della maglia del L.R.Vicenza, squadra di calcio di proprietà di Renzo Rosso, non riesco a non vedere un brillante crossover tra calcio, moda e sportswear, capace di unire le rispettive tribù. Le maglie ufficiali sembrano infatti item da limited edition, in cui il logo Fila, grande generatore di “collaboration” globali, appare qui in diretta connessione con Diesel, sponsor ufficiale della squadra, rendendo la maglia simile ad esempio a quella di Palm Angels con l’Inter.
Ma ciò che trovo ancora più interessante è il rilancio del merchandising dei Metallica, dovuto unicamente alla scena leggendaria nella quarta serie Stranger Thing. Il giradischi di Pro-Ject, oltre a rappresentare un ottimo esercizio di stile ed esempio di pregiata esecuzione nel banale mondo del merchandising musicale, è solo uno dei recenti lanci ispirati al gruppo heavy metal degli anni ’80, che dimostrano la fortissima influenza che questa serie, come altre non solo Netflix, esercita sulla frangia più innovativa dei prodotti di consumo.
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