Ha sviluppato un’intelligenza artificiale che permette a chiunque di creare e lanciare la propria collezione di moda. Un’AI che produce on demand, senza sprechi. E non ha più bisogno delle modelle.
Lei è Sylwia Szymczyk, 37 anni, di cui 15 trascorsi in Italia nella moda. Ha iniziato come sarta, è diventata 3D apparel specialist e ha scalato il settore fino a diventare la persona che si occupava di innovazione in Timberland.
Poi, a un certo punto, ha lasciato tutto – lavoro sicuro, stipendio fisso, vita comoda- per cambiare il mondo della moda con l’AI. ?Per inseguire i miei sogni e fondare la mia startup?. Si chiama #FashionInsta.ai (e per la parte tecnica vi rimando all'articolo)
C’è di più. Sylwia è una dei magnifici 4 selezionati dallo startup studio di Fabrizio Capobianco, che crea un ponte tra la Valtellina e la Silicon Valley. Ha sbaragliato 181 candidati provenienti da 20 Paesi, vincendo 200mila euro per realizzare la sua idea.
?Il sistema moda è rotto. Non è più sostenibile. Tutto è sbagliato, lento e obsoleto. I marchi più grandi stanno subendo perdite significative. Dal disegno di un capo al suo arrivo sul mercato ci vogliono due anni. E in due anni tutto cambia. Oggi abbiamo tecnologie, come l'intelligenza artificiale e il 3D, che possono ridurre tempi e sprechi. Ma le aziende si rifiutano di usarle. Chiuse nei silos e nel “si è sempre fatto così”?.
Con lei c’è il tecnico Gil Moreno, messicano trapiantato in Italia. Co-founder per la seconda volta. I due hanno appena fatto application per YCombinator, acceleratore della Silicon Valley, dove entra solo l’1% di chi fa application.
?Buttiamo via troppi soldi. Si parla di 500 miliardi di dollari l’anno solo per l’over production. E poi nelle aziende grandi l’innovazione non si muove, i nuovi progetti non partono. Servono molti passaggi burocratici solo per approvare un tool?.
Dalla Polonia all'Italia. Prima con un’azienda di import-export di abbigliamento, poi scopre il 3D, prende certificazioni e attestati. Entra in Timberland, fa carriera, gira il mondo ma il contesto intorno le dice continuamente di cambiare.
?Un giorno ho visto un post su Linkedin che parlava dell’iniziativa di Fabrizio Capobianco. Ho deciso di provarci?.
Colloqui difficili, però la selezionano. ?A quel punto ho passato una settimana intera a chiedermi se davvero volessi lasciare tutto. Alla fine, ho deciso di sì. ?Non c’è spinta migliore di qualcuno che crede nel tuo progetto?.
Dove ti immagini tra un anno? ?A San Francisco. A cominciare la rivoluzione verso una moda più sostenibile e inclusiva. Sono una che sogna in grande. Mi godo la strada, male che vada ho imparato qualcosa. Se tutto va bene, cambio il mondo...?.
Che ne pensate?
? Oggi il mio articolo per Italian Tech
https://lnkd.in/dumUuJex